STORIE DI SASSI
Sassi siamo in questi tempi, ma diversi eran gli intenti;
della Terra siam la base fin dall’era primordiale.
Noi stavamo tutti insieme, formavamo le catene ,
le colonne di sto mondo che non era così tondo.
Poi abbiamo alfin deciso che solitario era il cammino
e ci siamo abbandonati a ciò per cui fummo creati.
C’è chi ha preso lo slittino e scivolando pian pianino
si è trovato sopra un piano: tutta colpa di un ghiacciaio.
C’è chi ha amato rotolare per il mondo osservare
e provando a nuotare, si è trovato in fondo al mare.
C’è chi ha scelto la carezza di una morbida lentezza
in un fiume di pianura…lì la vita è meno dura.
Altri sono sulla riva ad ammirar la poesia
che sta nel calar del sole … a spiegar non han parole.
Uno è diventato muro, importante e sicuro,
lui si illude di tenere, di portare e sostenere
ignorando che la missione in solitaria è un illusione
….se il progetto è condiviso e lo sforzo ben diviso
tutto quanto in piedi sta senza limite d’età.
C’è chi ha scelto poi il cammino di umil sassolino
dai bambini vien lanciato, preso a calci e martellato.
ma ciò ha scelto e se lo impone
in gioco c’è l’evoluzione