STORIE DI SASSI

 

Sassi siamo in questi tempi, ma diversi eran gli intenti;

della Terra siam la base fin dall’era primordiale.

Noi stavamo tutti insieme, formavamo le catene ,

 le colonne di sto mondo che non era  così tondo.

Poi abbiamo alfin deciso che solitario era il cammino

e ci siamo abbandonati a ciò per cui fummo creati.

C’è chi ha preso lo slittino e scivolando pian pianino

si è trovato sopra un piano: tutta colpa di un ghiacciaio.

C’è chi ha amato rotolare per il mondo osservare

e provando a nuotare, si è trovato in fondo al mare.

C’è chi ha scelto la carezza di una morbida lentezza

in un fiume di pianura…lì la vita è meno dura.

Altri sono sulla riva ad ammirar la poesia

 che sta nel calar del sole … a spiegar non han parole.

Uno è diventato muro, importante e sicuro,

lui si illude di tenere, di portare e sostenere

ignorando che la missione in solitaria è un illusione

….se il progetto è condiviso e lo sforzo ben diviso

tutto quanto in piedi sta senza limite d’età.

C’è chi ha scelto poi il cammino di umil sassolino

dai bambini vien lanciato, preso a calci e martellato.

ma ciò ha scelto e se lo impone

in gioco c’è l’evoluzione

                             PETRICIG TIZIANA